Svegliarsi troppo tardi, male, col mal di reni e il mal di collo. Accendere i telefoni davanti ad una tazzina di caffellatte e un biscotto solitario e trovare dieci messaggi, cinque commissioni da assolvere, tre chiamate da fare. E intanto la testa pulsa, la stanchezza non lascia il posto alla vitalità e i minuti passano.
Inutile correre per cento metri se poi ci infogna per chilometri. Ci vorrebbe più equilibrio. Già, chissà dove lo vendono.
Ma ormai è andata, forza e coraggio e un passo per volta.
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